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La possibilità che concetti e forme possano intrecciarsi e quindi contaminarsi è un altro pilastro della pratica di Holl, che ha sperimentato anche traduzioni fenomenologiche di questa figura, partendo da archetipi stessi dell'architettura come la casa. Nella Y House, nelle Catskill Mountains (Stato di New York, 1997-99), la contaminazione si traduce in contaminazione di linguaggi progettuali: la costruzione in acciaio, che riprende tuttavia la tradizionale struttura in legno a palloncino, assume una forma dettata dalla sovrapposizione di due diversi flussi abitativi disposti a forma di Y, un'asta da rabdomante che presenta la zona notte al piano terra e la zona giorno al primo piano del suo ramo settentrionale, e l'esatto contrario nel ramo meridionale.
Qualche anno prima, uno dei primi grandi progetti pubblici di Holl, il Kiasma Museum of Contemporary Art di Helsinki (1992-1998) aveva già portato la figura dell'intreccio alla scala della città e del paesaggio: raccogliendo e sovrapponendo gli allineamenti delle Due strade adiacenti nel centro esatto della capitale finlandese, i volumi curvi dell'edificio mettono in dialogo visivo la stazione di Eliel Saarinen, la Finlandia-Talo di Alvar Aalto e la superficie della baia di Töölo. Come ha sottolineato Kenneth Frampton, Kiasma non è un’architettura fatta di elementi compositivi: si tratta piuttosto di sequenze spaziali e di dettagli che possono essere colti al suo interno, di ridistribuzione dello spazio espositivo nelle sue superfici nella figura della “galleria del sale”, proprio come fa, una volta all’esterno, il “muro di ghiaccio” della facciata curva in vetro traslucido.